Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario

Il Male antico, episodio III

#55: Fuoco e fiamme

(Il manoscritto originale di questa Cronaca è andato perduto nel devastante incendio della Grande Biblioteca. Per grazia di Pelor il buon monaco archivista è riuscito a portare in salvo quasi tutti i tomi delle Cronache prima che le fiamme, di certo inviate da qualche malvagio adoratore di Orcus, compissero il loro scempio.

La sfortunata pergamena si trovava però, ahinoi, ancora sul tavolo dello scriba, il primo luogo ad essere raggiunto dall'incendio.

Grazie all'aiuto e alla solidarietà della vicina comunità nanica la sapienza delle Cronache ritrova ora una nuova Casa. Della Cronaca perduta, il cui titolo pare fosse proprio "Fuoco e fiamme", curioso giuoco del Destino, non rimangono altro che i pochi stralci che l'affumicato scriba riuscì a ripetere a voce prima di crollare a terra senza sensi. Il racconto che ne risulta appare però tale da non poter fare a meno di porsi dei dubbi... fu veramente impresa di sì raro coraggio e altruismo, o il frutto della povera mente sconvolta dello scriba?
)


... Frasi sconnesse in cui pare che gli Eroi siano usciti dalle Grandi Caverne, inseguiti dal tam tam di malvagi tamburi ed empie grida. Aarsh il Cacciatore li guidava, trascinando seco lo spirito indomito di Sepuku che molto avrebbe apprezzato continuar la pugna...

... Aarsh, vera Guida, impone il riposo solo quando il gruppo è ormai a distanza di sicurezza dalle Caverne. Qui lo scriba afferma che Aarsh vide, durante il suo turno di guardia, una gigantesca forma nera volteggiare nell'aria della notte e planare in corrispondenza delle Grandi Caverne. Per non turbare il Gruppo e distoglierlo dalla loro impresa, tuttavia, pare non ne fece parola con alcuno...

... Procedendo con una marcia forzata Aarsh portò il Gruppo al di fuori delle paludi, in vista di Secomber, durante la notte del secondo giorno. La città era invisibile, nascosta da una pesante coltre di fumo. Gli Eroi, sgomenti, stavano guardando Secomber in fiamme.

Si lanciarono in una corsa ancor più disperata di quella che li aveva portati fin lì. Attraversarono le campagne di Secomber trovando solo distruzione. Fiamme e incendi devastavano le fattorie. Animali morti giacevano al suolo e, di tanto in tanto, anche i tristi resti dei fattori e delle loro famiglie. Le tracce lasciate dagli attaccanti erano chiare: troll, molti troll, assieme anche ad altre bestie su due e quattro zampe.

Ma la marcia dei Quattro si arrestò in vista di un orrido spettacolo. Un grosso troll, il primo incontrato dalla fuga dalle Caverne, osservava a braccia conserte una casupola, in procinto di essere divorata dalle fiamme. Alcuni worg, grossi lupi partoriti nei luoghi oscuri, gli giravano attorno, smaniosi, come cani addestrati in attesa dell'osso promesso.

Aarsh vede subito l'orrore. La porta della casupola è sbarrata dall'esterno. Quasi può sentire i colpi disperati delle vittime chiuse dentro mentre le prime fiamme lambiscono il tetto di paglia.

... Qui lo scriba deve evidentemente essere caduto preda del delirio, poichè segue il racconto di uno scontro dalle epiche proporzioni, durante il quale Natan avrebbe evocato le forze del Ghiaccio e del Fuoco in mirabolanti e consecutive esplosioni di gelo e fiamme, richiamando e comandando perfino le nubi del cielo perchè portassero la pioggia sulla casa e sui campi in fiamme. Il tutto mentre Aarsh abbatteva la porta e metteva in salvo i prigionieri, seppure Aarsh stesso si trovasse sempre a grande distanza dalla casa stessa. Lo scriba parla qui di Potente Spirito... Per non parlare dei due goliath, Melkin e Sepuku, che da soli avrebbero retto lo scontro contro il temibile troll e i cinque worg che lo accompagnavano, autentiche dighe di carne e muscoli.

Il racconto dello scriba termina con le frasi degli abitanti della casupola.

"Sono giunti stamattina! Troll, tanti, guidati da uno più grosso di tutti, con un occhio di fuoco! Egli insegnava agli altri come bruciare tutto, quindi lasciava squadre dei suoi sgherri a terminare il lavoro mentre procedeva la sua marcia verso Secomber, assieme al grosso delle truppe. Quanti erano? Difficile dirlo, poichè sciamavano disordinati per tutta la campagna. Troll, lupi e altre creature, alcune anche con le ali. Per Pelor! Secomber brucia da questa mattina! Che ne sarà di noi?"