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Il Male antico, episodio III

#36: L'Ultima Battaglia

Il Consiglio di Guerra approva la marcia su Forte Martello, e all'alba l'Esercito di Liberazione della Valle, infoltito dalle presenze dei cavalieri e della fanteria di lord Aaron di Harkenwold, rampollo di Casa Harkenwold, che finalmente si degna di partecipare alle vicende della Valle dopo anni di disinteresse, e dai pochi ma tosti nani del principe Khorin.

La marcia è breve e presto Forte Martello si erge in tutta la sua possenza. Le pesanti porte di pietra della fortezza dei nani fanno bella mostra sulla facciata della collina.

"Se mio padre Thormin non è impazzito del tutto, quelle porte saranno chiuse e impenetrabili" dice Khorin, truce, "Una volta chiuse si aprono solo dall'interno, e abbatterle da fuori sarebbe come tirare giù la collina stessa a pugni".

"E non avete altri passaggi, magari segreti, dai quali penetrare?" chiede Geov.

"Ci sono dei passaggi" ammette Khorin, quasi restìo. "Ma il mio cuore ora pretende di vedere in faccia la realtà. Non voglio ancora credere che la mia gente scenderà a combattere contro di noi"

Ma il discorso viene troncato poichè dalla boscaglia al di sotto della collina iniziano a riversarsi nella piana le forze della Regina.

Come dalle informazioni di Khorin ecco schierarsi una sessantina di goblin dai crudeli archi corti, settanta orchi e altri goblin armati di picche, che vengono spinti in avanti dagli orchi e posizionati in linea con la cavalleria di lord Aaron. Ma ci sono anche, inattesi, un gruppetto di ogri dall'aria non troppo organizzata e consapevole, ma ugualmente temibili.

"Come immaginavo" borbotta Khorin, soddisfatto. "Niente nani!"

Gli eserciti, alle urla dei rispettivi condottieri, partono alla carica. Gli arcieri di Thomàs e Dren riescono ad abbattere i goblin prima che questi possano fare del male. Geov e la sua squadra si appostano ai margini, in attesa di capire come entrare in azione. Khursos inizia a far compiere ai suoi le abituali manovre diversive e inizia un balletto con gli uomini di Harkenwold.

"Prego, passi pure"

"No, no, per carità. Prima lei"

"Guardi, mi metto qui. Permesso, grazie. Ecco. Un po' più a destra... ecco!"

Nel frattempo gli orchi partono alla carica.

I cavalieri di lord Aaron attendono dietro alla fanteria. Attendono. Attendono. Gli orchi sono sempre più vicini. Khursos sposta i suoi sempre un po' più in là. Adrian parlotta con lord Aaron, dando saggi consigli di arte bellica.

"Attendi prima di partire in carica. Lascia che si avvicinino. Poi fai spostare questi qua davanti. Aspetta..."

"...Vado?" chiede lord Aaron.

"...Aaaspetta..."

Gli orchi corrono loro incontro. Sono sempre più vicini.

"...Vado?" richiede un nervoso lord Aaron.

"...Te lo dico io!"

"Ma questi sono cavalli del sud! Hanno bisogno di un po' di terreno per ingranare la marcia! Sono già troppo vicini, la carica fallirà!"

"Vabbè allora vai!"

E la carica di cavalleria parte.

"Mio buon Pelor" prega Adrian, un po' in disaccordo col suo dio, "potevi anche dirmelo però che erano cavalli del sud!"

Pelor, nella sua infinità bontà e pazienza, mette le ali agli zoccoli dei cavalli che raggiungono comunque la velocità di carica, fallendo comunque miseramente l'attacco. Gli orchi infatti ne escono fin troppo bene, e le loro lame ricurve tosto si preparano ad affettare carne equina.

Geov e i suoi nel frattempo si sono defilati ai margini del campo di battaglia e stanno rapidamente raggiungendo le retrovie del nemico, mentre i nani avanzano truci verso gli ogri.

Ma ecco che dalle fila del nemico escono tre giganti delle colline. Privi di qualsiasi ordine o organizzazione bellica, i tre colossi si gettano in avanti, sparpagliati, menando fendenti con le loro mazze.

Geov e la sua Mano ne ingaggiano subito uno, mentre le frecce degli uomini di Dren e Thomàs ne abbattono un secondo in corsa.

I nani intanto hanno la meglio sugli ogri, aiutati anche dalla manciata di uomini di Zimmerman, mentre Khursos ha il suo bel da fare per evitare che i suoi valorosi ma deboli popolani vengano falciati dagli orchi e da un nuovo gruppo di nemici, una ventina di cavalieri umani, probabilmente mercenari, in carica verso di loro.

Geov, colpito duramente dal gigante, riesce comunque ad abbattere il suo nemico e a guardarsi intorno.

Anche il terzo gigante giace a terra, impiumato di frecce. Vede un gruppo di cavalieri tentare di sfrecciare attraverso la retrovia di Khursos, diretti verso gli arceri, ma il draconide pone la sua armata sul loro cammino. Nella mischia, Geov non riesce a vedere chi stia avendo la meglio. Ma vede molto bene cosa sta arrivando.

Anche Khorin, nel frattempo accorso in aiuto degli impacciati cavalieri di lord Aaron, vede con chiarezza l'incredibile spettacolo: il nano cade in ginocchio, devastato nell'animo, incapace di combattere nonostante le urla di incoraggiamento di Khursos.

Dinanzi a loro sta avanzando una armata di nani. Più di cento. Capitanati da un umanoide dalla pelle rossa, le corna, le ali e una spada fiammeggiante.

"Costoro lanciano i demoni dell'Abisso contro di noi!" constata lord Aaron, incredulo. Ma a strappare un urlo di dolore al principe dei nani non è questo, e nemmeno il fatto che siano i suoi nani quelli che sta per combattere.

Il fatto è che il diavolo è a capo di un'orda di zombie.

Un seguace di Geov dice: Dubbio

Ho qualche dubbio sulla struttura del primo paragrafo...

geov in persona dice:

Mi dispiace Pelor ma stavolta il racconto non è all'altezza dell'epicità vissuta!!!

Tralasciando il primo paragrafo che sarebbe degno di un Luca Giurato molto ispirato, anche il resto del racconto mostra lacune e imperfezioni.......nono così non va!!!

Dovresti sceglierti meglio i tuoi inviati dal pianeta terra, sembra che ultimamente siano un po distratti!

xxx '81 dice: polemiche sterili

A me questo riassunto è piaciuto...

 

lascia perdere coloro dannati dal delirio di onnipotenza e prosegui per la retta ed illuminata via!

DM dice: oh insomma

...e all'alba l'Esercito di Liberazione della Valle parte, infoltito...

mancava una parolina, giusto un verbo in forma attiva, e che sarà mai!