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Il Male antico, episodio I

#25: L'Arrivo Del Prescelto

Dove gli eroi scoprono parte del passato di Zaarish per bocca del malvagio servitore di Hextor, Rasstrin, per poi intuire parte del futuro di Valigar, chiamato "il Prescelto" da una misteriosa fratellanza di cavalieri di Culwin...

Garwen, Capitano di Battello di Lunbree

 

Dopo la fustigazione del mezzorco in piazza la gente cominciava a scemare, tornando ognuno ai propri lavori con svariati commenti sulla robustezza dimostrata dallo straniero. Solo pochi nullafacenti si attardarono, e tra questi Terfar, che raggiunse i nostri mentre Valigar imponeva le mani su Zaarish per fargli riprendere i sensi.


 

Questi consigliò loro di andare dall'erborista del paese, il quale avrebbe avuto senz'altro qualche buon medicamento per il loro amico. Così fecero e, approfittando dell'occasione, rimpinguarono anche le loro scorte di pozioni ed unguenti.


 

Finalmente, nel primo pomeriggio, il capitano Galwen si fece vivo e si poté partire. Dopo alcune ore di viaggio, mentre i nostri erano rilassati sotto coperta, alcune voci si levarono alte nell'aria e la barca cominciò a rallentare e accostarsi ad una sponda del fiume. Incuriositi e disturbati da questo rallentamento uscirono sul ponte, per vedere l'inquisitore Rasstrin di Hextor e alcuni soldati fermi sulla terraferma. Rasstrin, per nulla soddisfatto della giustizia cittadina, avendo riconosciuto la vera identità del mezzorco (lo chiamerà con l'inedito nome di Resnagroth, gettando curiosità in tutto il resto del gruppo), e avendo una chiara avversione verso il paladino di Heironeus, è deciso a farsi giustizia personale nei riguardi del gruppo.


Durante il suo discorso rivela l'origine del mezzorco. Si scopre che questo Rasstrin fece giustiziare il padre di Zaarish, o meglio di Resnagroth, circa due anni prima, e sulla lista compariva anche il mezzorco, il quale tuttavia riuscì a fuggire, dirigendosi verso sud (verso Camiden...). Dalla torbida storia di roghi e malefatte emerge un passato non troppo pulito del mezzorco, che giustifica forse le sue conoscenze negromantiche. "Voi non sapete a chi voltate le spalle!" disse l'inquisitore agli altri compagni, ma questi risposero: "In verità ti diciamo, non conosciamo alcun Resnagroth: Zaarish è il nome del nostro compagno, e Zaarish ha compiuto nobili gesta fino a questo punto del nostro cammino!". L'Illusionista Telonius, naturalmente, non perde tempo in simili ciance e, non potendo lanciare Mani Brucianti da dove si trova, diviene invisibile e tenta di raggiungere l'inquisitore alle spalle. Questi termina un accorato discorso circa la magnaminità di Hextor nell'avergli fatto ritrovare il mezzorco dopo due anni di ricerche, e invita i suoi uomini all'attacco.


E comincia la bagarre: il monaco si getta contro quello che riconosce essere un mago, pronto a impedirgli di lanciare troppi incantesimi, mentre Telonius incute, grazie ad un nuovo incantesimo [e alle sue crescenti arti], la disperazione nel cuore del mago rivale e di un militare. Rasstrin, purtroppo, si rivela resistente. Valigar, in virtù dei suoi nuovi poteri di Cavaliere del Circolo Intermedio, si rende un bruto ignorante ma immensamente forte e viene assalito da due guardie, stessa sorte per Zaarish. L'inquisitore di Hextor, nel frattempo, si è voltato verso l'origine dell'incantesimo e scorge Telonius che, per non essere preso di mira dal crudele chierico, getta su di lui un manto di terrore costringendolo ad arretrare. Le sue arti sono potenti invero, poiché questo incantamento coglie nel segno. Purtroppo l'odio verso il mezzorco lo porta a scagliare su di lui una maledizione che renderà il nostro simile ad un sacco di patate, fino all'arrivo in città, ed una colonna di fuoco sul povero Valigar. Fortunatamente il mago e i miliziani rivali non si rivelano avversari temibili e dopo poco gli sforzi dei nostri abbattono anche la resistenza dell'inquisitore.


Valigar scopre che l'arma da lui utilizzata è imbevuta di magia e il paladino di Heironeous non la può toccare senza ustionarsi, l'armatura completa e lo scudo grande però lo soddisfano molto. Zaarish decapita l'ex inquisitore. Mentre tutto sembra essere tranquillo e i nostri pensano di poter riprendere il viaggio, alcuni rumori provenienti dalla barca attirano la loro attenzione, si tratta di alcuni Scrag, troll acquatici, giunti attirati dal rumore del combattimento. Due saltano a riva per affrontare il gruppo, mentre un terzo sembra banchettare facilmente con l'equipaggio. Telonius lancia un incantesimo di forza e di armatura al monaco che può così affrontarne uno, mentre il paladino, dopo essersi benedetto l'arma, ingaggia il secondo. Zaarish in questo scontro sarà pesantemente vittima della maledizione e riuscirà solo a dare un colpo ad un nemico durante tutta a battaglia. Il terzo di quei mostri dopo aver ucciso i tre marinai sulla barca decide di attaccare il gruppo, ma una palla di fuoco di Telonius ne rallenta la corsa, e permette a Ioram, libero da nemici in quanto l'illusione di un elementare del fuoco ha messo in fuga quello con cui combatteva, di raggiungerlo e attaccarlo. Appiccare il fuoco ai mostri sembra essere l'unica cosa in grado di fermarli, in quanto le loro ferite normali si rimarginano ad una velocità impressionante e non volendo lasciarli in grado di assalire nuovamente la nave sembra essere l'unica soluzione.


Il viaggio riprende con i nostri impiegati al posto dei marinai defunti, e si svolge senza ulteriori intoppi fino a Culwin, capitale del marchesato Non appena il gruppo mette piede sulla banchina del porto, una delegazione di due cavalieri in semplici vesti azzurre e blu raggiunge Valigar, si inginocchia e da il benvenuto a "Colui di cui le Stelle hanno parlato". Oltremodo stupiti, i nostri si lasciano portare alla sede del cavalierato dai due servili cavalieri.


Ivi giunti, parlano con un anziano cavaliere, alto in grado, a conoscenza di Elaim, il paladino incontrato alla fortezza di Tunon, il quale avrebbe avvisato dell'arrivo imminente di Valigar e della sua connessione con i fatti riguardanti il Male Antico, nonché dando la notizia della sua affiliazione alla confraternita del Circolo Intermedio. Valigar, nonostante lo stupore, sembra capire quanto sta accadendo mentre tanto non si può dire per i suoi compagni, ancora molto stupiti.


L'anziano cavaliere, Sir Elegard, sostiene che gli Osservatori Stellari, superiori del loro ordine, avevano predetto l'arrivo di un grande male e di una profezia ad esso legata, la stessa profezia che Querariel, con altre parole, consegnò al gruppo. Eregald informerà Valigar del fatto che il Male è transitato, cinque giorni prima, per Culwin, allontanandosene. Tuttavia, dice, una parte vi è rimasta: qualcosa perdura ancora.


Eregald ha un dono da offrire a Valigar: un medaglione verde, con potere di far vedere al suo possessore l'ambiente circostante a colui su cui ci si concentra. Avendo egli conosciuto gli stregoni rossi e perfino il malefico Ultimo Signore (ma anche tanti altri più o meno coinvolti) potrebbe utilizzarlo per capire dove si trovino ora.


Valigar ringrazia e promette di farne buon uso. Eregald gli consiglia di non perdere ulteriore tempo e di approfittare della loro ospitalità per saggiarne i poteri e poter chiedere magari illuminazioni riguardo la città stessa. Il gruppo annuisce ma, scendendo dalla barca, ha visto stendersi ai suoi occhi un grande mercato, il cui richiamo è più forte perfino della paura per il Male Antico.