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Il Male antico, episodio I

#30: Il Sorriso Di Radvaar

Dove gli eroi tentano la presa della Torre dello Slaad della Morte trovando però l'impresa oltre le loro attuali possibilità...

Snari-Atrak-Teki, stregone goblin

 

E così i nostri si mettono in cammino per la torre di Radvaar, lo Slaad della Morte, Signore di quelle terre del Caos. La torre è circondata da una selva oscura (...già sentita questa...) o, per meglio dire, si trova nel mezzo della stessa. L'orientamento nella selva è ostico e i nostri devono affidarsi alle doti di guida del mezzorco, il che è tutto un dire. Il bosco pare mutare al loro passaggio e il barbaro fatica a trovare la retta via, tanto che passano diversi giorni (e molti incontri e mutazioni) prima che gli eroi ne vengano fuori.


Ma finalmente la torre appare. In realtà sono due torri, collegate a mezz'aria da un ponticello di pietra, che sembra anche l'unico modo di raggiungere la seconda torre, altrimenti senza porte ne finestre. Sistemate alcune gargoyle staccatesi dall'architrave del maniero, i nostri entrano.


L'interno della torre appare subito articolato e ricco di stanze. I Quattro salgono i primi tre piani del rifugio del signore del Caos, incontrando aberrazioni e mutazioni d'ogni forma, ma infine, in quello che si direbbe uno scriptotum, trovano un avversario degno delle loro lame: un golem d'argilla.


Il combattimento si fa subito duro. Il golem è incredibilmente veloce e mette in serie difficoltà tutto il gruppo che infine, però, ha la meglio. Ma al momento di curarsi le ferite, ahimè, scoprono che quelle inferte dal golem non sono curabili con alcun mezzo in loro possesso. Spaventati da ciò (anche perchè il mezzorco si trovava a 0 pf tondi tondi e gli altri non erano messi tanto meglio) decidono di fare ritorno alla città dei goblin e chiedere aiuto a Snari Atrak-Teki.


Il mezzorco moribondo deve quindi guidare nuovamente fuori dalla selva il gruppo, e le sue condizioni non gli permettono di agire al meglio. I Quattro impiegano un salasso di tempo e sono costretti a nuovi combattimenti con le fiere che imperversano nella foresta, ma alla fine ne escono e raggiungono, come meglio possono, il villaggio. La Torre li ha sconfitti, e Radvaar, osservando la loro ritirata, sorride soddisfatto.


Al villaggio gli eroi riescono a farsi leggere alcune pergamene in loro possesso contenenti incantesimi adatti a fornire loro le cure (a prezzo altissimo presso uno gnomo ladro di dubbia fama e dal nome ancor più dubbio, Gnar-Garagnari). Qui maturano l'idea di tornare alla torre e, più incazzati di prima, porre fine al dominio di Radvaar.